Diario di un Prof di Marco Pappalardo

Se una canzone è d'aiuto nella prevenzione dei femminicidi

Dietro tutti questi perché

so che una risposta non c’è

la tua lieta fine qual è?

rivivo per me

È il ritornello della canzone inedita dal titolo “Lieta Fine”, scritta e interpretata dagli studenti della band “Open Jam Lab” dell’Istituto Majorana-Arcoleo di Caltagirone nell’ambito del progetto “Per Lei” della Regione Siciliana, che ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare sui temi della legalità, della parità di genere, della lotta contro il femminicidio, del rispetto delle donne e della gestione non violenta dei conflitti.

La band nasce nel 2018 dalla felice intuizione della professoressa Elide Crescimone come attività extracurriculare, sostenuta fortemente dal dirigente scolastico Giuseppe Turrisi. Si tratta di un laboratorio musicale che accresce e incoraggia la creatività degli studenti in possesso di competenze musicali ed è anche il terreno fertile per sviluppare attitudini sociali, spirituali e culturali utili a promuovere le condizioni di cittadini attivi. «È stata un’occasione che abbiamo colto subito – dice Vittoria, una delle cantanti della band – perché è raro avere la possibilità di entrare nel mondo della musica, sperimentare e soprattutto cercare di farsi sentire, perché il tema su cui abbiamo lavorato riguarda tutti. A primo impatto sembrava essere qualcosa di impossibile, perché è difficile trovare le parole giuste per esprimere in musica un messaggio di speranza». Le modalità organizzative e realizzative hanno visto un percorso laboratoriale attraverso la sperimentazione di modelli didattici innovativi con la finalità di incidere sulle coscienze e sui comportamenti degli alunni e non solo, contribuendo a rafforzare le loro skills socio-emotive. Gli alunni hanno acquisito consapevolezza del fenomeno partecipando attivamente. Il progetto ha avuto una prima fase volta all’approfondimento multidisciplinare del fenomeno in tutti i suoi aspetti tramite incontri, seminari, giornate studio, workshop tematici con esperti, forze dell’ordine, operatori specializzati e altre figure impegnate nella promozione della legalità e nella lotta contro la violenza sulle donne; poi una seconda fase di ideazione e di elaborazione della composizione musicale e del testo della canzone, nella quale gli alunni hanno restituito la consapevolezza acquisita.

«Lieta fine non è solo una canzone – afferma la professoressa Crescimone – ma una testimonianza collettiva che unisce voci di speranza, coraggio e resistenza, per educare al rispetto e all’importanza di combattere ogni forma di discriminazione e violenza, per costruire un futuro più equo e giusto. La musica diventa così uno strumento di trasformazione sociale, in cui l’arte e l’impegno civile si incontrano. Rappresenta un invito a riflettere, a interrogarsi e a cercare un lieto fine che non sia solo personale: una società in cui la violenza di genere sia solo un ricordo, e la legalità e il rispetto siano al centro della nostra vita quotidiana. Sarà pubblicata a breve sui più popolari digital store».

tratto da “La Sicilia”

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